D’Uva vince il progetto per il nuovo Museo Storico Navale di Venezia

Un “ecosistema sempre più aperto alla contaminazione e alla dimensione digitale”: é questa l’idea alla base del progetto presentato D’Uva, vincitrice della gara indetta da Difesa Servizi per l’affidamento della gestione economica e della valorizzazione del Museo Storico Navale di Venezia (MSN) , del Padiglione delle Navi e dell’ex sommergibile Enrico Dandolo.

Si tratta dunque di una nuova grande sfida per la nostra azienda, che ha firmato un contratto di concessione di 12 anni per immaginare e progettare il MUNAV, il nuovo Museo Storico Navale di Venezia.

Il Museo è uno scrigno di meraviglie della storia navale e costituisce oggi uno dei più grandi poli espositivi in Italia di proprietà della Marina Militare. Fondato ufficialmente nel 1923 ” … per rendere più palese quanto in ogni tempo sia stato ardito lo spirito navale italiano” (Regio Decreto 1919), è situato in un edificio del XV secolo, che fu già “Granaio” della Serenissima, in campo “San Biagio”, vicino all’Arsenale di Venezia.

Dalla potenza navale della Serenissima alle imbarcazioni moderne, il Museo Storico Navale vanta ben oltre 6.000 metri quadri dedicati alle esposizioni. Il “granaio”, infatti, è solo l’edificio principale di un più vasto complesso museale che comprende anche l’esterna chiesa di San Biagio e l’attiguo Padiglione delle Navi, situato nell’antica Officina dei Remi dell’Arsenale, che custodisce navi veneziane e militari di grande valore storico e culturale.

Nel progetto di valorizzazione, D’Uva punta a realizzare una nuova identità visiva e un nuovo sito web orientato alla conversione, avvalendosi anche di una campagna di comunicazione e promozione, ad aumentare l’offerta tecnologica con audio guida e percorsi multimediali, anche attraverso installazioni immersive e la gamification, a riorganizzare gli spazi interni per aumentarne la fruibilità e allestire nuovo spazi per la gestione di un bookshop e di una caffetteria. Tutto ciò, prestando sempre grande attenzione all’inclusività, alla riduzione dell’impatto ambientale e ad essere in linea con gli obiettivi strategici della Società e con gli standard minimi di qualità previsti nel sistema museale nazionale.

Non vediamo l’ora che tutte le persone che visiteranno il nuovo MUNAV rimangano rapite, proprio come noi ora, che ci stiamo immaginando questo luogo come è adesso e come sarà fra un anno, fra due, fra cinque!  Non ci resta che pazientare, dunque, ma vi promettiamo che, per le prime novità, non mancherà molto 😉